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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Licino Giovan Battista |
Data |
10/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Oggi ho risposto a Vostra Signoria con una lunga lettera |
Contenuto e note |
Torquato Tasso comunica a Giovan Battista Licino di avergli scritto "una lunga lettera" quella mattina stessa, e lo informa di non avere la febbre. Confessa che sarebbe contento di tornare a Bergamo, ma che avrebbe bisogno che "maestro Bartolomeo" o Licino stesso si facessero carico della valigia e di ottenere la licenza [per raggiungere Bergamo] dal duca [Alfonso II d'Este, duca di Ferrara]. Lamenta che Solza [Girolamo], con cui avrebbe potuto raggiungere Bergamo, "se n'è partito" senza di lui; e che sfrutterebbe qualsiasi occasione per raggiungere la città. Chiede ancora a Licino di aiutarlo in ciò, e di raccomandarlo "al padre priore di Sant'Agostino", al "cavaliere" [Enea Tasso], al "monsignore" [Cristoforo Tasso], ad Ercole Tasso e Maffetto [monsignor Giulio Masetti], e agli "altri amici e parenti". |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 905, III, pp. 266-267. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 63r-63v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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