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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Cataneo Maurizio |
Data |
2/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Se le mie dimande v'hanno spaventato |
Contenuto e note |
Torquato Tasso, stimando che Maurizio Cataneo sia contrariato dalle sue richieste, lo rassicura dell'amicizia che gli permette di parlarsi sinceramente, e che non verrà diminuita se la "difficoltà del negozio" impedisse a Cataneo di esaudire le sue richieste. Desidera però che Cataneo lo aiuti per il suo necessario viaggio a Roma, visto che il Licino non ha ancora restituito "le scritture", che Tasso vuole recuperare a costo di venire a Roma a piedi. Tasso afferma che suo nipote Alessandro [Sersale] è a Firenze poiché desidera mettersi al servizio del cardinale [Ferdinando de' Medici], e chiede a Cataneo che il cardinale [Giovan Gerolamo Albani] interceda per il nipote e anche per assicure un soggiorno romano in libertà. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 765, III, p. 157. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 43v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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