Mittente Tasso Torquato Destinatario de' Mori Ascanio Pipino
Data 9/1586 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Di camera (Mantova) Luogo di arrivo Mantova
Incipit Ringrazio Vostra Signoria de l'officio che fa per me
Contenuto e note Torquato Tasso ringrazia Ascanio de' Mori di occuparsi "de l'officio" [probabilmente la restituzione dei libri, carte e altri averi lasciati a Ferrara al momento della liberazione] con il principe [Vincenzo Gonzaga, principe di Mantova]. Esprime il desiderio di poter salutare il principe prima che parta, come gli è stato detto, per Firenze. Informa de' Mori del prezzo del libro ['Historia de gentibus septentrionalibus'] di Olao [Magno], indicato all'interno del libro stesso, corrispondente a "quattro libre di Genova e quattro soldi". Sapendo ciò, Ascanio potrà pagare al "signor Bernardino" la copia che questo diede a Tasso permettendogli di annotarla. Tasso specifica di aver bisogno di quel libro per scrivere "questa" tragedia ['Re Torrismondo'], "un'altra tragedia" e altri componimenti "fatti e da fare"; e di preferire quella copia proprio perché annotata, così da non doverlo leggere di nuovo. Chiede di essere avvisato dell'arrivo "dell'eccellentissimo Ebreo" [probabilmente lo stesso "ebreo" citato nella lettera n. 940 dell'edizione Guasti, "Non m'è stato ancor mandato il mio tamburo"]; di informare Cavallara [Giovan Battista] che non sta prendendo le "pillole" da lui prescrittegli [contro la perdita di memoria (per cui lettera n. 634 dell'edizione Guasti, "Ho conosciuto che Vostra Signoria si ricorda di me")]; e infine chiede di salutare per lui il signor Olivo [Giovanni Paolo], che ricorda ogni sera vivamente.
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 643, III, pp. 36-37. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 37v-38r.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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