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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Tasso Cristoforo |
Data |
1/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Mi spiace l'infermità di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Torquato Tasso si dipiace con l'abate Cristoforo Tasso per la sua malattia, e sperando in una pronta guarigione, ammette di essere vivamente in attesa di sue lettere. Riferisce che Licino [Giovan Battista] lo ha informato di aver preso dall'abate i sette scudi e la 'Teologia' di Gregorio di Nazianzo, precisando di averne bisogno; e chiede poi a Cristoforo di realizzare dopo il primo favore, anche l'altro richiesto. Lodandolo dei suoi meriti, gli invia un sonetto [Rime, n. 1690, 'perché di fuor si lenti in voi la scorza']. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 744, III, p. 128. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 36r-36v. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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