Mittente Tasso Torquato Destinatario de' Mori Ascanio Pipino
Data 9/1586 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Mantova Luogo di arrivo Mantova
Incipit Io ho preso due volte de le pilole mandatemi
Contenuto e note Torquato Tasso assicura Ascanio de' Mori di aver preso due volte le pillole contro la perdita di memeria prescrittegli da Cavallara [Giovan Battista], e conferma la sua profonda riconoscenza e gratitudine nei confronti del medico. Afferma di non aver notizie dell"'ebreo", e si mostra contrariato dal fatto che il signor" Leone" non abbia persuaso l'ebreo a "mostrar la sua eccellenzia" trattando il suo caso. Ricorda di essere malato ormai da quasi nove anni, per cui guarirlo sarebbe un grande merito. Tasso afferma che la frenesia, causa della malinconia e "smemorataggine", è la peggiore delle malattie da cui è affetto; mentre per il resto è "quasi sano". Afferma di mangiare moltissimo, tanto che con una buona colazione non riesce a pranzare prima che siano passate quattro o cinque ore, inoltre saltare la cena gli causa insonnia, e precisa infine che queste sono tutte infomazioni da comunicare ai medici.
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 647, III, p. 39. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, cc. 35v-36r.
Compilatore Olivadese Elisabetta
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