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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Licino Giovan Battista |
Data |
12/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Io vi ringrazio de le promesse; ma più vi ringraziarei de gli effetti |
Contenuto e note |
Torquato Tasso, ringraziando Giovan Battista Licino delle sue promesse, ammette di gradire di più "gli effetti": per cui vorrebbe riavere velocemente "i Dialoghi" ['Il Forno overo de la nobiltà', 'De la dignità'] e "l'altre scritture. Ammette ora di non poter saldare i suoi debiti se non con componimenti, per cui invierà "senza fallo" la canzone richiesta da Cristoforo [Tasso]. Sperando di non dover dubitare che il duca [Alfonso II d'Este, duca di Ferrara] gli conceda la licenza [di circolare liberamente], chiede a Licino e a "tutta la città" di intercedere presso il duca a voce o per iscritto. Afferma di aspettare prima di Natale la cassa dei suoi libri e la "soprasoma", per cui chiede a Licino di incitare Solza [Girolamo] a scrivere a Tullo [Guerriero]; e spera che Cristoforo [Tasso] interceda presso il duca [Alfonso II d'Este, duca di Ferrara] per facilitare l'invio del tutto. Conclude ringraziando e rinnovando le richieste. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 939, IV, 23-24. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 34r. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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