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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Tasso Cristoforo |
Data |
12/1587 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Mi spiace di non aver avuto risposta da Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Torquato Tasso lamenta di non ricevere risposte dall'abate Cristoforo Tasso e parimenti da Licino [Giovan Battista], sperando che questo "silenzio" non sia giustificato da motivi di prudenza. Chiede all'abate di incitare Licino [Giovan Battista] a restituirgli le "scritture" appena possibile. Afferma di non aver inviato "la canzone per la Clarissima" [moglie o del podestà Antonio Contarini o del capitano Luigi Veniero, aventi entrambe il titolo di clarissimo, forse Rime, n. 453, 'O dolente partita'], poiché ancora non ha riavuto il "tamburo" contenente molti suoi scritti. Sospettando che i "signori lombardi" abbiano gestito a loro piacimento i suoi scritti, minaccia di vendicarsi, anche se poi afferma di scherzare. Chiude la lettera chiedendo ancora all'abate di ricordarlo a Licino [Giovan Battista] e di ottenere da lui la restituzione degli scritti. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 936, IV, p. 20. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 32r. |
Compilatore |
Olivadese Elisabetta |
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