|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Di Capua Matteo |
Data |
4/11/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Da molte parti ho scritto a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Torquato Tasso, ricordando le numerose lettere scritte in passato "nel medesimo proposito" [aiuto economico], informa Matteo di Capua, conte di Paleno, di trovarsi in un "luogo infelice" [Ospedale dei Bergamaschi] dove, andando a trovarlo il nipote Alessandro [Sersale], lo ha trovato molto malato. Attendendo la visita di Matteo e "d'alcun altro", gli chiede di avvisarlo qualora don Alessandro Archirota gli consegnasse una lettera da parte di Sua Maestà [Filippo II, re di Spagna] da presentare al viceré [Giovanni di Zunica (Juan de Zuñiga)], sperando di ottenere giovamento dalle nozze [con Giovanna di Zunica Pacheco, figlia del viceré Giovanni di Zunica] e dal nuovo parentato di Matteo. Chiude raccomandandosi a Matteo come amico e servitore. [Guasti aggiunge in nota: "A piè di questa lettera leggevasi nell'originale: «Darli fin in cento scudi, ma a poco a poco»"]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 102r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1185, IV, p. 258. |
Compilatore |
Elisabetta Olivadese |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|

|
|
|
|
|
|
|
|