Mittente Tasso Torquato Destinatario Della Rovere Francesco Maria
Data 14/10/1590 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Urbino
Incipit Ne la disgrazia e ne l'ingiustizia de gli uomini, questa sola differenza
Contenuto e note Torquato Tasso richiede al duca d’Urbino Francesco Maria II Della Rovere di scrivere in sua raccomandazione al viceré di Napoli [Giovanni Zunica, Juan de Zuñiga], compiendo un atto di giustizia più che di “grazia”. Lo prega di non negare un favore che ha già fatto in passato, ed “in men disperata occasione”, insistendo sull’onestà delle sue ragioni riguardo “questa lite” [il duca è già intervenuto in favore del Tasso per la restituzione dei beni materni, come si evince dalla sua lettera del 4 luglio 1588, n. 305 delle ‘Lettere di diversi’ raccolte da Angelo Solerti nel secondo volume della ‘Vita di Torquato Tasso’, o da numerose lettere tassiane, tra cui il biglietto di ringraziamento del 3 marzo 1589, "Ringrazio Vostra Altezza che abbia raccomandato il mio negozio", n. 85 dell'edizione Solerti]. Infine, comunica il dispiacere per non essersi recato dal duca in estate, augurandosi di poter fare “riverenza” almeno ai suoi ministri in città [a Roma]. La lettera è presente due volte nel codice Falconieri, con varianti apprezzabili nelle formule di saluto: al "non ho potuto farle riverenza" della prima copia, accolto anche dalla stampa Solerti, corrisponde il "non ho potuto baciarle la mano" nella seconda.
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 40r-40v e cc. 53r-53v. Lettere inedite e disperse di T. Tasso in Vita di Torquato Tasso, a cura di Angelo Solerti, Torino-Roma, Loescher, 1895, vol. II, num. 96, pp. 59-60.
Compilatore Liguori Marianna
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