Mittente Tasso Torquato Destinatario Ardizio Curzio
Data 10/7/1589 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Pesaro
Incipit S'io vedessi spesso il fratello di Vostra Signoria, e sapessi
Contenuto e note Torquato Tasso comunica a Curzio Ardizio di confidare nel suo favore, nonostante sappia di scrivergli “di rado”, perché non incontra spesso suo fratello [Fabio Ardizio]. Richiede di scrivere in sua raccomandazione al conte Pomponio Torello [Torelli], affinché questo gli procuri le stanze in un monastero [per cui si veda anche la lettera del 5 luglio 1589, "L'ultima di Vostra Signoria del 5 luglio, m'è stata data", n. 86 dell'edizione Solerti (Lettere inedite e disperse di T. Tasso, in Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895, vol. II, pp. 51-52]: al conte ha scritto anche personalmente, ma mandando le lettere “per altra strada”. Attende lo stesso favore dal cardinale [Francesco Maria Bourbon] Del Monte, e chiede all’Ardizio di sollecitarlo attraverso il marchese suo fratello [Guidubaldo Bourbon Del Monte], in modo tale da ottenere la tranquillità necessaria a terminare il poema [la ‘Gerusalemme conquistata’].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 36v-37r. Lettere inedite e disperse di T. Tasso in Vita di Torquato Tasso, a cura di Angelo Solerti, Torino-Roma, Loescher, 1895, vol. II, num. 87, pp. 52-53.
Compilatore Liguori Marianna
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