Mittente Tasso Torquato Destinatario Ardizio Curzio
Data 3/5/1589 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Pesaro
Incipit Non so s'io mi ricorderò di rispondere a tutte le parti
Contenuto e note Torquato Tasso risponde alla lettera di Curzio Ardizio, sebbene l’abbia persa e non ne ricordi “tutte le parti”. Desidera che questi gli procuri, tramite suo fratello [Fabio Ardizio], un “servitore giovane”, che si accontenti solo di “qualche scudo”: non c’è bisogno che sappia scrivere, o che lo aiuti a vincere “la lite” [quella con il fisco e i parenti napoletani per recuperare l’eredità materna]. Vorrebbe anche “uscir di miseria” e “di questa” [Guasti supplisce “stanza”, in riferimento alla casa di Scipione Gonzaga, dove il Tasso alloggia a Roma; anche nel codice Falconieri si legge solamente “di questa”]: ma necessita dell’aiuto del granduca [di Toscana, Ferdinando de’ Medici] e del duca [d’Urbino, Francesco Maria II Della Rovere], come di quello del cardinale [Francesco Maria Bourbon] Del Monte, a cui indirizza “l’inchiusa”.
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 34v-35r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1121, IV, p. 194.
Compilatore Liguori Marianna
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