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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Campana Ippolito |
Data |
6/1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io sono stato aspettando che Vostra Signoria mi avvisasse |
Contenuto e note |
Torquato Tasso richiede a Ippolito Campana notizie del dialogo e della canzone spediti [alla granduchessa di Toscana Bianca Capello, di cui il Campana era segretario], perché sospetta siano stati trattenuti [probabilmente ci si riferisce al dialogo ‘Il Rangone, o vero de la Pace’, spedito con la lettera del 13 luglio 1584, n. 294 dell’edizione Guasti, "Vostra Altezza è stata da la providenza d'Iddio collocata"]. Lo prega di rivolgersi all’ambasciatore di Ferrara [Camillo Albizi] per recuperarli, informandolo che la canzone è stata spedita attraverso “Martino ...” [la stampa è lacunosa, il nome si ricava dal codice Falconieri]. [La lettera è datata 9 gennaio 1585 nel codice Falconieri, mentre nella stampa di Guasti è sottoscritta “il … 1586”; ma nell’edizione pisana da cui il Guasti la ricava (Lettere di Torquato Tasso, Pisa, Niccolò Capurro, 1825-1827, vol. V, n. 294, p. 265) è datata “il … del 1585”]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 22v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 527, II, p. 553. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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