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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Ardizio Curzio |
Data |
2/1/1582 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
Credo che dal signor Giulio Mosti, saranno stati mandati a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Torquato Tasso comunica a Curzio Ardizio che dovrebbero essergli stati inviati da Giulio Mosti un sonetto in lode di Isabella Pallavicini [probabilmente 'Calisa, chiome d'oro a l'aure estive', 'Rime', n. 802] e uno in lode di Ferrante Gonzaga ['Nave, c'a' lidi avventurosi iberi', 'Rime', n. 798]. Manda nuovamente il secondo dei due, di cui ha modificato gli ultimi tre versi della seconda quartina; esplicita le variazioni, chiedendo, poi, di fargli sapere il parere degli Accademici [della Crusca] e, nel caso in cui preferiscano l'ultima redazione, di modificare anche il primo verso come lui stesso indica. Manda, inoltre, altri due sonetti dedicati a Ferrante Gonzaga [probabilmente 'Teco vacar non temerei, Ferrante', 'Rime', n. 799 e 'La tua nova virtù, ch'è de la mente', 'Rime', n. 800] e prega il destinatario di recapitarglieli tutti in Spagna. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 20r. Lettere inedite e disperse di T. Tasso in Vita di Torquato Tasso, a cura di Angelo Solerti, Torino-Roma, Loescher, 1895, vol. II, num. 27, p. 25. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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