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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Gonzaga Ferrante |
Data |
4/10/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Supplicai Vostra Eccellenza di due grazie |
Contenuto e note |
Torquato Tasso ricorda a Ferrante Gonzaga, principe di Molfetta, di avergli fatto già alcuni mesi prima due richieste : se per quel che riguarda la prima può pensare di aver ecceduto in presunzione , questo non vale per la seconda [le richieste di questi mesi sono in realtà tre: l'invio della copia di una canzone scritta in sua lode per poterla pubblicare, quello di un bacino e un boccale d'argento, l'intercessione presso i signori napoletani per ricevere il trattenimento. La prima delle tre sembra poter corrispondere alla prima delle due qui citate, poiché si parla di presunzione e di immotivato disprezzo dei contemporanei nei confronti della sua attività letteraria. La terza, invece, sembra corrispondere a quella che qui individua come seconda], sulla quale insiste. Esorta il destinatario, dunque, a parlare con il principe di Conca [Matteo di Capua] e con gli altri signori [per cui si veda la lettera del 14 luglio 1589, la num. 1148 dell'edizione Guasti, che inizia "Non so che mi faccia più ardito in supplicare Vostra Eccellenza"], convincendoli a concedergli ciò che domanda [un aiuto economico] attraverso la descrizione del suo stato d'infermità e d'infelicità. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 16r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1170, IV, pp. 242-243. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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