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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Gonzaga Ferrante |
Data |
14/7/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Non so che mi faccia più ardito in supplicare Vostra Eccellenza |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive a Ferrante Gonzaga, principe di Molfetta, perché interceda presso il principe di Conca [Matteo di Capua], il duca di Nocera [Ferdinando Carrafa], il duca di Atripalda [Marino Caracciolo], "quel di San Gaetano" e Pietro Antonio Caracciolo per fargli ottenere a Roma un mantenimento di quaranta scudi mensili. Chiede, inoltre, che gli venga consentito, dopo la benedizione del papa, di restare o tornare a Roma a suo piacimento, poiché i bagni termali si sono rivelati preziosi per la sua salute. Rinnova al destinatario la precedente richiesta di un "bacino" e di un "boccale d'argento" [per cui si veda la lettera del 9 luglio 1589, num. 1144 dell'edizione Guasti, che inizia "Ne la mia avversità, e ne l'infermità"]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 15v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1148, IV, pp. 220-221. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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