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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Gonzaga Ferrante |
Data |
6/12/1589 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
L'incontro del signor abate, o sia stata sua providenza |
Contenuto e note |
Torquato Tasso racconta a Ferrante Gonzaga di aver ritrovato, in seguito all'incontro del "signor abate" [Bernardino Baldi, come in C. Guasti, Lettere, vol. IV, p. 266, nota 1], la forza di rinnovare due richieste già fattegli in passato: il dono di un "bacino d'argento" [per cui la lettera num. 1144 dell'edizione Guasti datata 9 luglio 1589, che inizia "Ne la mia avversità, e ne l'infermità"] e l'intercessione presso diversi signori, soprattutto il principe di Conca [Matteo di Capua], affinché gli venga concesso un ausilio economico di trenta scudi mensili [per cui la lettera del 14 luglio 1589, num. 1148 dell'edizione Guasti, che inizia "Non so che mi faccia più ardito in supplicare Vostra Eccellenza"]. Comunica di essere stato invitato a raggiungere Mantova nei mesi appena trascorsi, ma di aver declinato a causa della malattia, della lunghezza del viaggio e della lontananza ancora maggiore che questo avrebbe implicato rispetto al destinatario. [Nel ms. Falconieri la lettera è datata 16 dicembre 1589]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), cc. 14v-15r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1195, IV, pp. 266-267. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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