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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
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Incipit |
L'ardimento ch'io prendo ora di scrivere a Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Tasso scrive una lettera d'amore, in cui tutto ciò che lo circonda, compreso sé stesso, rimpicciolisce nel confronto con lo sguardo del destinatario, uno sguardo capace di mutare ogni infelicità in qualcosa di piacevole. Si duole della possibilità, fino a questo momento negata, di vedere l'oggetto della sua passione amorosa e spera che questo dono possa un giorno essergli concesso. Descrive la natura istintuale del suo sentimento, per cui non può incolpare se stesso, né tantomento desidera incolpare il destinatario e lo supplica di vivere questa confessione serenamente, se pure non dovesse condividerla o ricambiarla. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 11 r/v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1556, V, pp. 216-217. |
Compilatore |
Fantacci Michela |
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