Mittente Tasso Torquato Destinatario
Data 5/5/1590 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Monte Oliveto (Firenze) Luogo di arrivo
Incipit Volesse Iddio che la mia servitù fosse antica in questa corte
Contenuto e note Torquato Tasso elogia l'accoglienza ricevuta nella corte [dei Medici], rimpiangendo il fatto di non poter vantare in quella, o presso don Giovanni [de' Medici], una più antica servitù. Chiede al destinatario, nonostante questo, che rinnovi verso di lui la sua protezione, anticipandolo nel comunicare al granduca [di Toscana, Ferdinando de' Medici] quanto gli sia necessario il "forziero" [il ms. Falconieri porta la lezione "For.to"]. Manda i suoi saluti a don Virginio [Orsini] e a Fabio [Orsini], dal quale aspetta le sue scritture. Afferma di affidarsi sempre al sostegno del cardinale [Francesco Maria] del Monte e dell'"Ambasciatore" [C. Guasti, Lettere, vol. IV, p. 318, n. 1 indica Giovan Battista Elicona, che dovrebbe essere pseudonimo per Giovan Battista Tebaldi]. [In Appendice alle opere in prosa di Torquato Tasso, a cura di A. Solerti, Firenze, Le Monnier, 1892, p. 89 la lettera è diretta a "D. Nicolò degli Oddi"; nel ms. Falconieri in alto a sinistra, sotto la formula di saluto e come cassato con una linea obliqua, si legge "A Don Nicolò degli Oddi"].
Fonte o bibliografia Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Cassaforte 6 15 (Codice Falconieri), c. 1 r/v. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 1247, IV; pp. 317-318.
Compilatore Fantacci Michela
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