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Mittente |
Ferrari Francesco Bernardino |
Destinatario |
Dati Carlo Roberto |
Data |
29/3/1662 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Giunsero l’altro hieri in Milano li dottissimi e gentilissimi Padri Gottofredo Enschenio et compagno |
Contenuto e note |
Ferrari informa Carlo Roberto Dati dell’avvenuto incontro, a Milano, con “Gottofredo Enschenio et compagno” [Godefroid Hensken (Henschenius) e Daniel Papebroek (Papebrochius), padri bollandisti], ma si rammarica di non poterli seguire di persona nei loro affari per indisposizioni fisiche. Egli pertanto delega il suo assistente in Biblioteca Ambrosiana [forse Stefano Antonio Canziani] di fornire ai visitatori tutto il necessario per i loro studi: indici, manoscritti e testi a stampa. Ferrari è certo che Dati, suo destinatario, Antonio Magliabechi e Agostino Coltellini avranno compassione per le sue indisposizioni, “convulsione de’ denti” e cecità, e rassicura che risponderà a tutte le missive da loro inviate. In particolar modo, egli chiede a Dati di incaricare Magliabechi di riportare i suoi saluti al “Bigot” [Émery Bigot, erudito di Rouen], similmente in attesa di una risposta dal dotto milanese. Infine, Ferrari informa il suo destinatario di aver ricevuto attraverso il suddetto Enschenio una copia delle ‘Prose Fiorentine’ dello stesso Dati [‘Prose fiorentine raccolte dallo Smarrito accademico della Crusca’, nuova stamperia all’insegna della Stella, Firenze 1661]. |
Fonte o bibliografia |
Alfonso Mirto, Francesco Bernardino Ferrari: lettere ad Antonio Magliabechi ed a Carlo Roberto Dati, “Studi Secenteschi”, LII, 2011, pp. 394-95 [l'originale della lettera è conservato in Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Baldovinetti 258, IV, 15]. |
Compilatore |
Del Vecchio Maria Irene |
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