Mittente Ferrari Francesco Bernardino Destinatario Magliabechi Antonio
Data 12/10/1661 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Milano Luogo di arrivo Firenze
Incipit L’età mia d’anni ottantadue, accompagnata da molte di quelle indispositioni
Contenuto e note Ferrari, ormai all’età di ottantadue anni, rende partecipe il suo destinatario di alcune indisposizioni fisiche, in modo particolare la cecità, che egli incontra nello scrivere, giustificando così eventuali ritardi, brevità e errori nelle risposte. A seguire Ferrari si dice sollevato di aver ricevuto, via lettera e per mano di un cavaliere tedesco, la notizia dell’arrivo a Lione del “Bigotio” [Émery Bigot, erudito di Rouen], già pronto a ripartire alla volta di Parigi. Dopo un accenno al giudizio espresso da [Magliabechi] sui suoi componimenti poetici, Ferrari non nasconde una certa delusione per non aver ancora ricevuto la “Nota delli Autori, che hanno scritto di politica, d’etica e d’economia” [vale a dire un breve catalogo finalizzato ad ampliare il corpus dell’Ambrosiana]. Nonostante l'attesa, egli è pur sempre grato della disponibilità di Magliabechi, come è grato a [Carlo] Dati e a [Michele] Ermini “per la “mentione” e l'offerta “della loro gratia”.
Fonte o bibliografia Alfonso Mirto, Francesco Bernardino Ferrari: lettere ad Antonio Magliabechi ed a Carlo Roberto Dati, “Studi Secenteschi”, LII, 2011, pp. 390-91 [l'originale della lettera è conservato in Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms Magl. VIII 774, c. 2r-v].
Compilatore Del Vecchio Maria Irene
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