Mittente Campeggi Antonio Destinatario Campeggi Ridolfo
Data 22/2/1607 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Dozza Luogo di arrivo Bologna
Incipit Hora che è sonata l'Ave Maria, mi è capitata l'inclusa, la quale ho aperta
Contenuto e note Antonio Campeggi scrive al cugino Ridolfo Campeggi: poco dopo l'Ave Maria serale, ha ricevuto una missiva che allega alla propria lettera [il documento è ora mancante]. Temeva qualcosa di delicato, e in effetti si tratta di una faccenda difficile. "Vedendo la ruina grande di questo nostro contado et luogho", e tenendo conto anche della nuova giurisdizione della provincia della Romagna, si dice dunque assai preoccupato. Il rischio, a suo modo di vedere, è assai alto: Campeggi chiede dunque al cugino se non sia possibile fare qualcosa. Propone di ricorrere urgentemente all'aiuto della Chiesa, tramite un atto da inviare al legato [con ogni evidenza il cardinal legato di Romagna, Bonifazio Caetani] o direttamente a Roma, così da difendere il feudo di Dozza da ogni calamità futura. Rimette ogni cosa al "prudentissimo giuditio" del cugino, e lo invita a tenere la segreta la questione, almeno finché non si concerta qualche cosa insieme. Attende quanto prima una risposta, e bacia le mani al corrispondente.
Fonte o bibliografia Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 35/557 (anno 1607)
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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