|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Martinengo Andrea |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo |
Data |
4/2/1604 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Venezia |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Sono da otto mesi che furno banditi da questa città di Venecia |
Contenuto e note |
Martinengo informa Campeggi che da otto mesi sono stati banditi da Venezia e da tutta la Serenissima tali Nicolò d'i Signori e Ieronimo Garzoni, entrambi veneziani e colpevoli di omicidio. I due avevano deciso di venire a Bologna, e avevano anche ricevuto rassicurazioni al riguardo; si viene ora a sapere che i due sono stati messi in prigione, "con dire di non esser lontani li cinquanta millia delli confini". Pregato dai loro parenti, Martinengo vorrebbe intercedere per loro presso Campeggi: ne terrebbe obbligo perpetuo nei confronti del corrispondente. Se però la cosa "non fusse honorata", Campeggi non li favorisca in alcun modo. Conclude la lettera ricordando la propria devozione. |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 33/555 (anno 1604) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|