|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Mittente |
Campeggi Girolamo |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo e Antonio |
Data |
14/12/1603 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Dozza |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Verà costì dalle signorie loro uno de' Manaresi dalla Tomba, quali vengono a suplicare |
Contenuto e note |
Girolamo Campeggi scrive ai cugini Antonio e Ridolfo, presentando la futura supplica di un membro della famiglia Manaresi, della località Tomba, poco distante da Dozza. Gli sbirri hanno trovato "non so che laci nel pagliaro", e voglino dunque ricorrere alla giustizia. Si tratta, a suo avviso, di "così pocca cosa" che non val la pena perseguire "questo povero homo": il responsabile del misfatto sarebbe, come gli viene detto, un ragazzo, e i lacci erano stati "mesi in modo ... per pigliare delle pasere". Raccomanda dunque di usare clemenza. |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 33/555 (anno 1603) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|