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Mittente |
Volta Campeggi Orsina |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo |
Data |
4/10/1603 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Dozza |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Dalla sua e dal signor conte Gerolamo son informata del seguito |
Contenuto e note |
Orsina Volta Campeggi scriva al nipote Ridolfo Campeggi: da lui e dal di lui cugino Girolamo Campeggi è stata informata del seguito del negozio. Non mancherà di pregare, fiduciosa nelle facoltà della Vergine e del papa [Clemente VIII]. A dire il vero, "non è sì brutto il demonio come si dipingie": per parte sua, spera nella riuscita del negozio, pur salvaguardando l'onor proprio e quello della famiglia. Se Ridolfo nutrisse qualche timore al riguardo, potrà avanzare la somma dei propri figli da subito, come del resto ha detto anche a Girolamo Campeggi. Quanto alla discrezione, Ridolfo non abbia paura, ché preferirebbe farsi svenare che venir meno a questo dettaglio, "essendo con li figli et robba pronta a meter la vita" del nipote e non avendo desiderio alcuno di nuocergli. Ridolfo si consoli dunque e si governi "con la solita prudenza", ché Dio verrà senz'altro in soccorso. Si scusa in un poscritto della cattiva qualità della carta e bacia le mani di Pantasilea [Cattani], moglie di Ridolfo. |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 33/555 (anno 1603) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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