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Mittente |
von Bemelberg (barone di Bemelberg et Hohenburg) Corrado |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo |
Data |
10/4/1601 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Ogni promessa è debito. Per uscirne dunque scrivo la presente a vostra signoria |
Contenuto e note |
Per assolvere alla propria promessa, Corrado barone di von Bemelberg e Hohenburg scrive a Ridolfo Campeggi per confermarsi suo servitore e per rinnovare tutti i debiti nei confronti del corrispondente. A Milano si parla di guerra, "ma nessuno sa dove la si habbia a sfogare": si spera che possa esplodere contro i Turchi, e molti sperano che non scoppi in terra italiana. "[Pedro Enríquez de Acevedo] conte di Fuentes" è personalità dell'esercito spagnolo, assai accorto per quanto anziano, e ha grande destrezza. Non c'è altro da scrivere, se non rinnovare la propria devozione alla "signora cavaliera Volta [nonna di Ridolfo], la signora Orsina [Volta Campeggi] sua figliuola, al signor Quaranta Campeggi [Antonio Campeggi] et Lorenzo [Campeggi] suo fratello", ricordando anche Hercole Marsilio e i suoi fratelli, Malatesta Carbonesi, [Melchiorre] Zoppio, [Vincenzo] Fabretti, [Francesco Maria] Caccianemici, e il conte Tadeo Pepoli: bacia a tutti le mani, e augura al corrispondente "un figliolino imitator delle virtù paterne". |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 33/555 (anno 1601) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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