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Mittente |
Bonarelli Prospero |
Destinatario |
[von London] [Sebastian] |
Data |
1637 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Ancona] |
Luogo di arrivo |
[Vienna] |
Incipit |
Il far pompa delle mie leggerezze col mandar al Sereniss. Arciduca Leopoldo tutte le mie composizioni drammatiche |
Contenuto e note |
Prospero Bonarelli risponde alla richiesta di [Sebastian von London] Vescovo di Gurgh di inviare "tutte le sue composizioni drammatiche" all'Arciduca [Leopoldo Guglielmo]; ha già spedito per mezzo del figlio [Andrea Bonarelli] una composizione teatrale, mentre altre due "stanno sotto la penna del copista". Prospero annuncia anche di essere in procinto di rivedere la tragedia di lieto fine "Il Medoro incoronato". [La lettera è databile al 1637 in quanto, in quell'anno, Andrea Bonarelli si trovata alla Corte di Vienna al seguito di Monsignor Malatesta Baglioni. Probabilmente a seguito di questo invio di opere teatrali, Leopoldo d'Asburgo donò a Prospero, in questo stesso anno, un ritratto con una cornice tempestata di gioie (Cfr. Lettere, 1666, p. 61)] |
Fonte o bibliografia |
Prospero Bonarelli, Lettere in vari generi a prencipi e ad altri, Bologna, Nicolò Tebaldini, 1636, p. 54-55 |
Compilatore |
Geri Lorenzo |
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