Mittente Campeggi Ridolfo Destinatario Campeggi Antonio
Data 13/7/1600 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Bragliola, località presso Bondeno (FE)
Incipit Hoggi doppo pranzo è stato da me m. Giacomo Ravagli, con dirmi
Contenuto e note A seguito della visita di tale Giacomo Ravagli, Ridolfo Campeggi può informare il cugino Antonio che, stando a quanto gli viene comunicato, tale don Morando, "per via di Roma", sta cercando di sfilare ai Campeggi una causa che è loro particolarmente cara. Se così fosse, sarebbe di "gran pregiuditio et di non poco detrimento" per la giusdizione di Dozza, di possesso della famiglia Campeggi. Ridolfo confessa di aver saputo che rispondere a Ravagli, se non che la condotta di casa Campeggi è tanto trasparente da non temere cosa alcuna: se tale Morando cercherà di avocare a sé la causa, Ridolfo non macherà di "significare alla Santità sua" le ragioni della propria casa, così da far conoscere la propria "buona mente et l'altrui malignità". Su consiglio poi di tale signor Dosio, cui ha presentato la faccenda, Campeggi scriverà sabato a Roma per avvertire tutti gli agenti della cosa, affinché possano verificare se la cosa passa "in segnatura di gratia o di giustitia". Se qualcosa del genere dovesse avvenire, si presenterà una lettera indirizzata "alli signori patroni". Alla lettera Campeggi aggiunge un "sommario del processo" [ora mancante al documento] che sbugiarda "la malicia di chi proverà queste cose": esige dunque che sia mandato subito ad Imola, alla persona che più parrà opportuna al cugino Antonio, così da intervenire prontamente. Questo è negozio di grande importanza, e Ridolfo sa di non poter (e di non volere) affrontarlo da solo: richiede dunque la presenza del cugino e della di lui madre [Orsina Volta Campeggi], necessaria "mentre si deve deliberare cose tanto importanti". In "questi rumori di malignità" non pare opportuno che Girolamo [Campeggi, cugino di Ridolfo e di Antonio] resti a Dozza: prega dunque Antonio e la di lui madre ad assecondare il proprio desiderio, altrimenti arriverà presto "un mare di fastidii". Le malignità cui accenna Ridolfo potranno sbalordire Antonio Campeggi: una volta meglio esplorata la cosa, ci sarè senz'altro "migliore occasione di sapersi governare per l'avvenire". Aspetta dunque una risposta, specialmente da parte della persona che seguirà questo negozio e alla quale indirizzare il già citato sommario. Bacia, infine, le mani del cugino e della zia.
Fonte o bibliografia Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 32/554 (anno 1600)
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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