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Mittente |
Bertucina Hiacinta |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo |
Data |
9/3/1600 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Dubitando la suora Isabela che vostra signoria non verifichi in lei quel proverbio |
Contenuto e note |
Una non meglio precisabile suor Isabela teme che si verifichi per Campeggi il proverbio 'lontano dagli occhi, lontano dal cuore': ha dunque pregato suor Hiacinta di scrivere al bolognese affinché la consoli con qualche riga. La quale suor Hiacinta ha provato a calmare la consorella, ricordando i negozi di Campeggi [a Roma], motivo per cui ancora non ha scritto; ma suor Isabella ricorda bene le parole di Ridolfo, pronunciate un venerdì sera, e ricorda anche quelle di un confessore. "La poverina - insomma - vive in continuovo tormento": suor Hiacinta prega dunque Campeggi di voler consolare quanto prima la consorella, e chiede al bolognese di "dire una Ave Maria [...] a la Porta Santa", ché da parte sua suor Hiacinta non manca di ricordare Campeggi nelle proprie orazioni. Suor Isabela prega il medesimo e non manca di pregare Dio affinché gli dia quanto desidera. Facendo riverenza, bacia infine le mani del corrispondente. |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 32/554 (anno 1600) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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