Mittente Menzini Benedetto Destinatario del Teglia Francesco
Data 16/3/1691 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Firenze
Incipit Io le sarò paruto negligente o forse ancor scortese nello aver dato così tarda risposta
Contenuto e note Menzini si scusa del ritardo della risposta, ma la lettera di del Teglia gli arriva solo in quel medesimo giorno, e si affretta dunque a rispondere. Ringrazia per le parole di conforto espresse da del Teglia a fronte della difficile situazione economica di Menzini: le cose vanno spesso così, e in ciò contribuiscono molti uomini ignoranti e invidiosi. Così succede a Roma, e così succederà senz'altro anche in Toscana: ringrazia del Teglia per l'invito a tornare a Firenze, ma la proposta non lo convince, come pure quella di un viaggio a Parigi, "troppo dispendioso" e tale da richiedere salute più robusta. L'importante è avere amici che possano sovvenire: promette in ogni caso di comunicare le proprie risoluzioni. Comunica di aver composto un poemetto in tre libri che molto lo soddisfa, come qualche mese prima lo aveva soddisfatto la sua 'Arte poetica': lo invita dunque a darne notizia al Redi. Ha poi sentito che gli Accademici della Crusca inseriranno nella nuova edizione del 'Vocabolario' anche autori viventi: ha il sospetto che sarà escluso dai citati, e chiede conferma a del Teglia. La sua non è invidia o "carta di sfida": crede, con le proprie opere, di aver dato onore in più occasioni alla letteratura fiorentina. Per non finire "in satira" chiude la lettera, inviando cordiali saluti.
Fonte o bibliografia Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Magl. VIII 1295, cc. 30r-31v; B. Menzini, Dell'opere ... Tomo terzo, contenente le prose volgari, Firenze, Tartini e Franchi, 1731, pp. 304-306 (con data 5 gennaio 1691 e ampiamente scorciata) e pp. 306-307 (si pubblica come se fosse una seconda lettera, con data 16 marzo 1691, parte della medesima lettera, anche in questo caso ampiamente scorciata)
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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