Mittente Giovio Paolo Destinatario Domenichi Lodovico
Data 12/7/1549 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo
Incipit Io non vi ringratiai come dovevo de la onorevol fatica
Contenuto e note Se non lo ringraziò a suo tempo adeguatamente per avere tradotto le vite di papa Leone, di papa Adriano e del cardinale [Pompeo] Colonna [Paolo Giovio, 'Le vite di Leon decimo et d'Adriano VI sommi pontefici, et del cardinal Pompeo Colonna', Firenze, Torrentino, 1549], è solo perché attendeva di "fare questo ufficio più compitamente" quando fossero state completate anche le versioni delle vite dei Visconti [Paolo Giovio, 'Le vite de i dodci Visconti prencipi di Milano',Venezia, Giolito de Ferrari, 1549], di [Muzio Attendolo] Sforza [Paolo Giovio, 'La vita di Sforza valorosissimo capitano, che fu padre del conte Francesco Sforza, duca di Milano', Firenze, Giunti, 1549], del Gran Capitano [Gonzalo Fernandez de Cordoba, poi a stampa come Paolo Giovio, 'La vita di Consalvo Ferrando di Cordova detto il Gran Capitano', Firenze, Torrentino, 1550] e del machese di Pescara [Ferdinando Francesco d'Avalos: poi a stampa come Paolo Giovio, 'La vita di Ferrando Davalo marchese di Pescara', Firenze, Torrentino, 1551]. Ora che ha appreso, dallo stesso Domenichi, che quelle dei Visconti "sono a l'ordine già" e che sono prossime alla stampa a Venezia, gli "parrebbe di peccare troppo d'ingratitutine", se ancora procrastinasse i debiti ringraziamenti. Dunque, si complimenta, osservando tra l'altro che, pur essendo ormai molti coloro che si cimentano nei volgarizzamenti, "rarissimi" sono tuttavia quelli che, come Domenichi, riescono a rispettare allo stesso tempo la "fedeltà de l'istoria", la "purità della lingua" e la "vaghezza dello stile". Se ne compiace, considerando che facilmente tali "belle traduzioni saranno desiderate per la lingua in Italia" più dell'originale in latino, "il quale aspetterà le lodi sue da altre più remote e strane nazioni".
Fonte o bibliografia Paolo Giovio, 'Le vite de i dodici Visconti prencipi di Milano', Venezia, Gabriele Giolito de Ferrari, 1549, c. 119v, ma anche in Id., 'Lettere volgari', Venezia, Sessa, 1560, c. 90rv; ed. moderne in Paolo Giovio, 'Lettere', a cura di Giuseppe Guido Ferrero, II, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato-Libreria dello Stato, 1958, pp. 136-137, poi in Franco Minonzio, '"Usando meco familiarmente messer Lodovico Domenichi". I rapporti con Paolo Giovio, tra patrocinio ed emulazione', "Bollettino storico piacentino", CX, 2015, pp. 150-151
Compilatore Ceriotti Luca
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