Mittente Domenichi Lodovico Destinatario Bentivoglio Ercole
Data 20/7/1545 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit A questi dì passati, che Vostra Signoria fu in Vinegia
Contenuto e note Protesta di dovere al suo interlocutore, [mentre gli omaggia l'edizione del 'Morgante maggiore' di Luigi Pulci di cui questa lettera è dedicatoria], il primo stimolo ad accostarsi a tale opera. Ricorda infatti come fu proprio Bentivoglio, quando "a questi dì passati" fu in Venezia, a consigliargli, "fra gli altri scrittori di romanzi", esattamente "l'autor di questo libro", come tale da poter essere avvicinato all'Ariosto, che Bentivoglio mostra di stimare di gran lunga il migliore tra gli italiani, tanto quanto fa con Virgilio tra i greci e i latini. Mosso così a leggerlo, ha trovato che Pulci, anziché "animale fastidioso", come Ovidio definisce la pulce, gli è stato invece "utile" e "giocondo". E ha deciso di curarne un'edizione [moderatamente attualizzata], cioè di "ridurlo a quell'ornamento" di cui è stato capace, volendo "rivest[irlo] un poco meglio, da che egli andava dattorno lacero et male in arnese". Ha aggiunto anche, "nel principio di ciascun canto, una breve dichiaratione de i vocaboli et d'alcuni luoghi difficili dell'auttore [...] infino ad hora male intesi". Crede di avere dato prova, con questo suo lavoro, "che i sacri misteri della lingua toscana possono essere compresi da gli huomini nati dentro i termini d'Italia, et nodriti nella lettione de i buoni libri, senza altrimenti haver ricorso a gli oracoli et a i sacerdoti di quella provincia", [cioè che non non solo i letterati toscani hanno autorità di esprimersi in materia]. Manda a salutare Alberto Lollio.
Fonte o bibliografia Luigi Pulci, 'Morgante maggiore', Venezia, Girolamo Scoto, 1545, c. A2rv; ed. in Stefano Jossa, 'All'ombra di Ariosto. Lodovico Domenichi editore dell'Orlando innamorato e del Morgante', "Bollettino storico piacentino", CX, 2015, p. 135
Compilatore Ceriotti Luca
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