Mittente Guasco Annibale Destinatario Sfondrati (Sfondrato) Paolo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo
Incipit Godo sopra modo del ragguaglio, che mi ha Vostra Signoria Illustrissima dato
Contenuto e note Guasco si rallegra di aver saputo, da una precedente lettera del barone Sfondrato, che sua figlia [Lavinia Guasco] è stata ammessa a corte in qualità di dama. La felicità del Guasco e della moglie [Laura Bellone] è dimostrata dal fatto che, pur amando immensamente la loro figlia, se ne allontanano senza dolore. Ringrazia il suo corrispondente e gli chiede di portare i suoi saluti ai Serenissimi [Carlo Emanuele I e la duchessa Caterina d'Asburgo]; lo informa, inoltre, che lo raggiungerà quanto prima per chiarire con lui i tempi e le modalità dell'ingresso a corte di Lavinia. [La lettera va datata tra l'agosto del 1585, quando Carlo Emanuele I fece ritorno a Torino con la sua sposa, e il marzo del 1586. L'opera del Guasco, il 'Ragionamento a Donna Lavinia sua figliuola della maniera del governarsi ella in corte andando per dama, Niccolò Bevilacqua eredi, Torino 1586', è, infatti, accompagnata da una lettera di Lavinia datata 15 marzo 1586, dalla quale si evince che, a questa altezza, la figlia si trovava già al servizio della corte sabauda].
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, p. 180.
Compilatore Chioda Elena
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