Mittente Guasco Annibale Destinatario Guasco Lavinia
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo
Incipit Ho sentita gran pena, che habbia il vostro
Contenuto e note Guasco è dispiaciuto che la figlia Lavinia non si senta bene e sia ancora colpita dal male del castrone [tosse, infreddatura]; oltretutto essendo incinta è come se fosse malata due volte e di questo Guasco si dispiace; la tranquillizza scrivendole che i suoi sintomi sono normali e che non ha motivo di preoccuparsi eccessivamente. Si arrabbia con lei che, nonostante la malattia, ha voluto affaticarsi nello scrivergli una lettera e confessa che, per vendicarsi, voleva affidare a un altro il compito di scrivere la presente missiva. Ammette di esser molto invidioso del fatto che la madre di Lavinia avrà presto occasione di vederla, così Guasco rinuncia a questa piccola vendetta e scrive di sua mano alla figlia. La saluta e manda dei baci alle nipoti Lauretta, Margherita e Caterina.
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, pp. 309-310.
Compilatore Chioda Elena
vai al documento
Torna all’elenco dei risultati