Mittente Guasco Annibale Destinatario Panigarola Francesco
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo
Incipit Non è di poco animo, chi ardisce di presentare al Padre Panigarola alcun suo componimento
Contenuto e note Non è da tutti avere il coraggio di presentare a Padre Francesco Panigarola un proprio componimento, a una persona così illustre e a così "fina copella" andrebbe presentato solo oro; Guasco invece considera le proprie rime di bassa lega; ritiene che, nonostante le rime siano di poco valore, potranno comunque essere care a Padre Panigarola perché hanno per soggetto due nomi gloriosi e da lui onorati; [Due canzoni del signor Annibal Guasco. L'una al serenissimo signor Carlo Emanuel, duca di Savoia. L'altra in morte dell'illustrissimo cardinal di Santa Prassede, Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano, Bartoli, Pavia 1584. Le due canzoni furono edite lo stesso anno anche a Alessandria presso il Quinciano]; si dichiara devoto servitore e considera la possibilità che l'affetto reciproco tra i due faccia sì che Panigarola giudichi i versi di Guasco di qualche valore sebbene ne abbiano poco o nessuno; si congeda.
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, p. 58
Compilatore Chioda Elena
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