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Mittente |
Grillo Angelo |
Destinatario |
Spinola Alessandro |
Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
San Benedetto Mantovano (San Benedetto in Polirone) |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Bramo l'opera di Vostra Signoria per un servigio di un gentilhuomo |
Contenuto e note |
Raccomanda ad Alessando Spinola, suo cugino, Francesco Persicini, gentiluomo di Verona, del quale loda i meriti. Il monaco domanda al cugino di fare in modo che il Persicini sia ammesso alla Rota di Genova. Ignoriamo se l'istituzione in questione sia la Rota Civile o la Rota Criminale. Persicini, comunque, doveva essere un magistrato. Nell'edizione del 1604 il testo è collocato nella sezione 1578-1598. Grillo, in questo periodo, soggiornò a San Benedetto due volte, prima come novizio (1574-79) e poi di nuovo nel 1585-86. Ai tempi del primo soggiorno in San Bendetto, il monaco era forse troppo giovane per influire sugli organi giudiziari della sua patria; è più probabile che la lettera risalga al biennio 1585-86. Complementari a questa sono altre lettere in cui Grillo raccomanda il Persicini ad altri parenti. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, pp. 3-4 |
Compilatore |
Ferretti Francesco |
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