Mittente Guasco Annibale Destinatario Magnocavalli Annibale
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo
Incipit Due cose concorrono in Vostra Signoria
Contenuto e note Guasco informa Annibale Magnocavalli che quando legge le lodi che egli rivolge ai suoi scritti se ne compiace per due motivi: la finezza del giudizio e la lealtà dell'animo; confessa al destinatario che suo fratello Scipione [Guasco] ha di lui un'alta considerazione e che gradirebbe conoscerlo; dice del fratello che ha molte qualità ma tra tutte la capacità di comporre versi in latino e per questo motivo allega alla lettera un'elegia scritta da Scipione nei giorni precedenti; chiede al destinatario che esprima un commento in proposito per assicurarsi che non sia l'amore fraterno ad ingannare il suo giudizio; si congeda e gli porge i saluti del fratello.
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, pp. 49-50
Compilatore Chioda Elena
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