Mittente Guasco Annibale Destinatario Binaschi Filippo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza [Alessandria] Luogo di arrivo [Pavia]
Incipit Vosta Signoria mi ha tutto consolato con la lettera sua
Contenuto e note Guasco si dimostra contento di aver letto, nella precedente lettera del suo destinatario, di un miglioramento delle condizioni della pestilenza a Milano. Si ringrazi Dio se si sta spegnendo questo tremendo fuoco che cesserà, secondo Guasco, anche grazie al Borromeo [Carlo] che, a differenza della maggior parte delle persone, non teme di avvicinarsi agli ammalati e portare loro soccorso; continua l'elogio del Borromeo senza il quale molti sarebbero morti di fame e di stenti. Prosegue parlando delle lodi espresse da Binaschi rispetto ai componimenti che il Guasco gli ha in precedenza inviato, le considera nate dall'affetto che il destinatario prova per lui e, quindi, chiede che i versi inviati insieme a questa lettera tornino a lui emendati piuttosto che accompagnati da lodi. Allo stesso modo Guasco allega alla presente alcuni commenti ai versi che l'amico gli ha inviato; chiede perdono per questo ardire e invita il destinatario a fare lo stesso [La peste permette di datare la lettera al biennio 1576-1577].
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, pp. 45-46
Compilatore Chioda Elena
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