Mittente Guasco Annibale Destinatario Goselini Giuliano
Data 8/1584 Tipo data congetturale
Luogo di partenza [Pavia] Luogo di arrivo [Milano]
Incipit A tempo mi ha Vostra Signoria richiesto alcuna mia compositione
Contenuto e note Guasco invia al Goselini la 'Ghismonda' ['La Ghismonda, composta in ottava rima', Pavia, Bartoli, 1583] un rifacimento in ottave della novella di Boccaccio [Decameron, IV, 1]. L'autore ammette che comporre tal opera è stata un'operazione lunga e noiosa e ne racconta gli antefatti: aveva rinvenuto in un ''libraccio antico'' il rifacimento latino del testo [da identificarsi con la versione quattrocentesca di Filippo Beroaldo il Vecchio, edita nel 1592 a Bologna] e, non trovandolo soddisfacente, aveva voluto cimentarsi nella riscrittura volgare in ottave, imponendosi il fermo rispetto del contenuto e alcuni precetti metrici che resero molto più faticosa la stesura dell'opera; a gran fatica e con l'aiuto di Dio riuscì a terminarla; la invia insieme alla lettera. [Per la datazione della missiva si è vista la responsiva in Giuliano Goselini, Lettere, Venezia, Paolo Megietti, 1592, cc. 86r-v, 'Gran cortesia m'ha fatto Vostra Signoria''].
Fonte o bibliografia Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, pp. 34-35
Compilatore Chioda Elena
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