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Mittente |
Guasco Annibale |
Destinatario |
Goselini Giuliano |
Data |
14/11/1577 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Alessandria] |
Luogo di arrivo |
[Villa] |
Incipit |
Sia lodato Iddio dell'occasione, che ha ricondotto Vostra Signoria a Milano |
Contenuto e note |
Ringrazia Dio che il Goselini sia guarito dalla peste e tornato a Milano; il cuore del Guasco, raggelatosi alla notizia del contagio, ora è riscaldato da questa buona notizia e anche la vena poetica torna a fluire; Guasco invia al suo destinatario le rime appena composte [sei sonetti amorosi e un sonetto indirizzato a Goselini, probabilmente 'Giulian dal verde dilettoso monte', 'Secondo volume delle rime', Pavia, Bartoli e Viano, 1579, p. 68] e un'opera latina scritta mentre l'amico era malato. Guasco confessa che l'opera non fu stampata a dovere, poiché, a causa dei "tempi sospettosi", non poté farla pubblicare presso "correggitori intendenti"; prega Dio perché conservi la patria nella salute [L'opera latina a cui si fa riferimento è la 'Quaestio disputata inter Annibalem Guaschum Alexandrinum et Raphaelem Domenicum Lucensem, ordinis Praedicatorum, sacrae thaeologiae professorem Mediolani et in coenobio d. Eustorgii celeberrimi gymnasii praefectum, Utrum inter animas humanas alia sit essentialiter perfectior alia', Trino, Giovanni Francesco Giolito de Ferrari, 1577. Per la datazione della missiva si è vista la responsiva in Giuliano Goselini, Lettere, Venezia, Paolo Megietti, 1592, cc. 80r-81r, 'Stando per partirmi di Villa']. |
Fonte o bibliografia |
Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, p. 32 |
Compilatore |
Chioda Elena |
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