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Mittente |
Guasco Annibale |
Destinatario |
Goselini Giuliano |
Data |
12/1577 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Alessandria] |
Luogo di arrivo |
[Milano] |
Incipit |
Questa nuova, et hormai vecchia Cometa |
Contenuto e note |
Invia a Giuliano Goselini un sonetto sulla cometa; confida all'amico che la sua musa non ha potuto evitare di cimentarsi in questa impresa e, pur essendo di poco valore, ha voluto scrivere della cometa e farsi, in certa misura, "indovina"; si augura che l'amico accetti con piacere questo componimento; confida, infine, nella bontà del Signore, augurandosi che la cometa non sia presaga di sventure. [La cometa a cui si fa riferimento è la cosiddetta cometa di Ticone, visibile dal 12 novembre 1577 al 26 gennaio 1578. Il sonetto sulla cometa 'Tremendo lampo a la fornace acceso' è contenuto nel 'Secondo volume delle rime', Pavia, Bartoli e Viano, 1579, p. 70. Per la datazione della missiva si è vista la responsiva in Giuliano Goselini, Lettere, Venezia, Paolo Megietti, 1592, cc. 81r-v, 'Non sarei stato sì mal creato']. |
Fonte o bibliografia |
Annibale Guasco, Lettere, Treviso, Bertoni, 1603, pp. 30-31 |
Compilatore |
Chioda Elena |
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