Mittente Grillo Angelo Destinatario Grillo Paolo
Data Tipo data assente
Luogo di partenza San Benedetto Mantovano (San Benedetto in Polirone) Luogo di arrivo Napoli
Incipit Fra quante spine di sollecitudini, et di travagli
Contenuto e note Compiange col fratello Paolo, di stanza a Napoli, la scomparsa di Gioacchino Spinola, la cui morte il monaco ha appena appreso da Genova e che presume sia stata comunicata anche al fratello. Il defunto è qui nominato solo come Gioacchino (Giovachino), ma che si tratti del nobile cugino di Grillo e Paolo si desume da altre, coeve lettere di condoglianza rivolte dal monaco ai fratelli (Camilla e Alessandro) e alla moglie (Giulia) del parente scomparso (lettere che nell'ultima ed. dell'epistolario, quella del 1616, sono stampate alle pp. 4-5 del vol. I). Nell'edizione del 1604 il testo è collocato nella sezione 1578-1598. Grillo, in questo periodo, soggiornò a San Benedetto due volte, prima come novizio (1574-79) e poi di nuovo nel 1585-86: non sappiamo a quale dei due periodi la lettera risalga. La lettera si potrà datare con maggiore esattezza, quando potremo identificare il Gioacchino in questione (probabilmente il figlio di Agostino Spinola, fratello della madre del monaco, Barbara). Da quanto il monaco riferisce al fratello conosciamo almeno il luogo di morte: Francavilla (si tratta del feudo degli Spinola, non lontano da Novi Ligure).
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, p. 2
Compilatore Ferretti Francesco
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