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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
de' Mori Ascanio Pipino |
Data |
11/1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Mantova] |
Luogo di arrivo |
Mantova |
Incipit |
La colpa non è mia, ma de' medici, i quali non vogliono |
Contenuto e note |
Torquato Tasso scrive nuovamente ad Ascanio Mori e ad Annibale Ippoliti, avendo dimenticato il “capitolo principale” nelle lettere spedite la mattina: ammette di essere “smemoratissimo”, ma attribuisce la colpa ai medici, che non vogliono guarirlo. Comunica che l’astrologo potrà fare “qualche prova” su di lui, perché su un condannato a morte, come si sente, è lecito fare “tutte l’esperienze”; promette riconoscenza verso questo “uomo mirabile”, qualora riesca a guarirlo, e si raccomanda al “signor Leone”. |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 684, III, p. 80. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro II, c. 12v. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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