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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Licino Giovan Battista |
Data |
8/1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Mi rallegro che Vostra Signoria abbia trovato |
Contenuto e note |
Torquato Tasso si rallegra dell'ottima sistemazione che Giovan Battista Licino ha trovato, e gli comunica che potrebbe accompagnarlo a Roma, se il principe [Vincenzo Gonzaga] ne desse licenza; ma sentendosi "poco sano", lo invita a non discutere di un lungo viaggio in un mese così caldo. Apprezza le notizie che il Licino gli ha dato di monsignor [Giovanni Angelo] Papio e del signor Maurizio [Cataneo]: a quest'ultimo ha scritto prima di partire da Ferrara, e continuerà anche ora. Infine, confida al Licino la speranza di ottenere vantaggi dalla dedica dei due dialoghi a monsignor [Scipione] Gonzaga [forse 'Il Forno overo de la Nobiltà', nella seconda redazione, e il dialogo 'de la Dignità'; vd. le dedicatorie nelle lettere ai nn. 471 "Io composi il dialogo de la Nobiltà" e 420 "La dignità de la città vien dal principe" dell'edizione Guasti], e lo raccomanda di salutare tutti i suoi parenti ed amici "lontani e vicini". |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 627, III, p. 24. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, c. 81v. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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