Mittente Tasso Torquato Destinatario Licino Giovan Battista
Data 1586 Tipo data congetturale
Luogo di partenza Ferrara Luogo di arrivo Bergamo
Incipit Se verrete con le lettere per la mia liberazione
Contenuto e note Torquato Tasso sollecita Giovan Battista Licino a intervenire con "le lettere" [scritte dal Consiglio della città di Bergamo] per la sua liberazione e a inviare i "panni lini" di cui ha bisogno. Apprezzerebbe anche la consegna dello smeraldo dei "signori Grilli" [il dono richiesto a Paolo Grillo, per cui la lettera n. 282 dell'edizione Guasti, "Vostra signoria m'onora tanto sopra i meriti miei"], ma comprende che il ritardo è dovuto alla cautela di rendere sicura la spedizione. Comunica di non poter scrivere ad Alessandro Casale [uno dei signori bergamaschi sollecitati a intervenire per la sua liberazione] per non trattenere troppo "don Paulo"; allega una lettera per "la signora Augusta" [Lelia Agosti, moglie di Ercole Tasso], di cui non conosce il nome [la lettera è la n. 506 dell'edizione Guasti, "Se mai le preghiere di Vostra Signoria devranno"].
Fonte o bibliografia Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 505, II, pp. 535-36. Delle Lettere Familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 80r-80v.
Compilatore Liguori Marianna
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