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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Licino Giovan Battista |
Data |
1586 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Mantova |
Luogo di arrivo |
Bergamo |
Incipit |
Io sono in Mantova alloggiato dal serenissimo |
Contenuto e note |
Torquato Tasso riferisce a Giovan Battista Licino quanto il suo soggiorno a Mantova, presso il principe [Vincenzo Gonzaga], sia reso gradevole dalla cortesia della servitù e dalla bontà dei cibi, delle bevande e del clima. Esorta poi l'amico a mantenere le promesse fatte: recuperare i libri e i "panni lini" richiesti, inviare le stampe dei dialoghi 'De la Dignità' e "de la Nobiltà" ['Il Forno, overo de la Nobiltà'] e informarlo sullo stato delle altre. Gli suggerisce, inoltre, di non spedire le scatole di confetti, di cui non sente il bisogno in una stagione così calda; e lo prega, infine, di consegnare la lettera inclusa a Cristoforo Tasso e di porgere i suoi saluti ad Ercole Tasso e a sua moglie Lelia [Agosti], informandoli del suo desiderio di rivedere, un giorno, la patria. [La lettera è databile intorno all'agosto del 1586, nel primo periodo del soggiorno mantovano del Tasso.] |
Fonte o bibliografia |
Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 637, III, p. 32. Delle lettere familiari del Sig. Torquato Tasso, Bergamo, Comino Ventura e Compagni, 1588, libro I, cc. 78r-78v. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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