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Mittente |
Bonifacio Gaspare |
Destinatario |
Scaglia Desiderio |
Data |
1/10/1625 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Rovigo |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Il signor Giovan Battista Baiacca, formando concetto di sé medesimo |
Contenuto e note |
Gaspare Bonifacio scrive al cardinale Desiderio Scaglia che Giovan Battista Baiacca non stimando sufficiemente degna la sua opera "Vita del Cavalier Marino", si è trattenuto dal richiederne l'appoggio del cardinale. Ma, come con l'esempio di Virgilio che alla morte condannò l'Eneide, o del Petrarca che ripudiò le sue Canzoni, il Bonifacio crede che il basso giudizio che gli uomini di ingegno hanno nei confronti dei loro parti sia da ascrivere alla loro modestia. Pertanto si è risoluto di spedire il libro al cardinale, certo che, così come fece quando il Marino era in vita, anche ora vorrà concedere la sua protezione, la quale metterà finalmente a tacere le voci di coloro che tanto invidiarono e molestarono il poeta. Conclude dedicando, insieme a questa opera, la sua persona di onorato servitore, e gli augura maggior onore e grandezza.
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Fonte o bibliografia |
Clizia Carminati, Vita e morte del Cavalier Marino, Bologna, I libri di Emil, 2011, pp. 63-64 |
Compilatore |
Oronzo Massimiliano |
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