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Mittente |
Benamati Guidubaldo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
20/11/1643 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Gubbio |
Luogo di arrivo |
Venezia |
Incipit |
Il Padre, che mi ha dato l'incluso foglietto, per che l'invij |
Contenuto e note |
Profondamente crucciato per la mancata stampa delle sue opere ‘La penna lirica’ e ‘La vittoria navale’ affidate alle cure di Giovan Francesco Loredano (che ha giustificato l’indugio adducendo scuse quali la prigionia dello stampatore e un decreto del Senato veneziano che impediva la stampa di opere “contro il Turco”), Benamati, che ha già fatto parlare con il Loredano, ma ancora invano, un suo conoscente Don Giacomo Menini, prega l’Aprosio di parlare ora lui con questo Signore per sapere se voglia pubblicare finalmente queste opere, e se no richiede che gli si restituiscano i manoscritti di esse. Questi ultimi potranno essergli portati indietro da un suo paesano, certo sig. [Lorenzo] Conventini, quando da Venezia farà ritorno in Gubbio. |
Fonte o bibliografia |
M. Slawinski, Gli affanni della letteratura nella corrispondenza di Guidubaldo Benamati ad Angelico Aprosio (1629-1652), “Aprosiana”, Nuova Serie, anno X, 2002, pp. 55-56 (lettera XXV) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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