Mittente Benamati Guidubaldo Destinatario Aprosio Angelico
Data 12/8/1640 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Gubbio Luogo di arrivo [Venezia]
Incipit Vostra Paternità fu mal servito da quel suo amico
Contenuto e note Tramite un prete agostiniano che va a Venezia Benamati manda all’Aprosio la sua ‘Selva del Sole’ con lettera annessa e, in più, la Difesa del Preti in originale per la quale ha usato lo pseudonimo di ‘Astore Grifagni’, poiché, afferma, “a pigliare i Fagiani ci vogliono di questa sorta d’uccelli”: riferendosi così alle ‘Considerazioni di Messer Fagiano’ (Nicola Villani, 1631) ove si critica la ‘Salmace’ di Girolamo Preti. Di questa Difesa Aprosio, fatta una copia, gli rimanderà indietro in Gubbio il manoscritto con l’occasione che da Venezia saranno inviate al Benamati le copie della sua ‘Penna lirica’ quando quest’ultima sarà finalmente stampata (sembra infatti che il Benamati scrivendo a Roma sia riuscito a sciogliere qualche intoppo che ne ritardava la pubblicazione). Da poco più di una settimana Benamati ha cominciato un nuovo romanzo [‘Bellorontea’].
Fonte o bibliografia M. Slawinski, Gli affanni della letteratura nella corrispondenza di Guidubaldo Benamati ad Angelico Aprosio (1629-1652), “Aprosiana”, Nuova Serie, anno X, 2002, p. 52 (lettera XXI)
Compilatore Giulietti Renato
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