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Mittente |
Benamati Guidubaldo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
29/8/1636 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Gubbio |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Veramente sono stato molti mesi sospeso d'animo per non haver novelle |
Contenuto e note |
Benamati è felice che l’Aprosio, che per tanto tempo non si è fatto sentire, stia bene di salute. I libri del Benamati “dormono” e l’autore non sa a chi dedicarli. Apprende con piacere che l’incisore Girolamo David insiste nel voler un suo ritratto per inciderlo in rame, ma in Gubbio non ci sono che “pittori da boccali” e non vorrebbe che costoro lo “dipingessero da imbriaco”. Aspetta ancora da padre Gabriello Foschi quei ‘Discorsi del sig. conte Guidobaldo Bonarelli … In difesa del doppio amore della sua Celia’ e spera che l’Aprosio si decida a venire a Gubbio (nel locale convento agostiniano) a farsi conoscere nell’Accademia degli Addormentati della quale è principe il cardinale Ulderico Carpegna. Intanto si prepara l’allestimento di una tragedia del Benamati, ‘Susanna’, nel palazzo pubblico eugubino con la cura dei padri gesuiti. Se non può vedere al presente le opere di Pier Francesco Minozzi, le vedrà poi. |
Fonte o bibliografia |
M. Slawinski, Gli affanni della letteratura nella corrispondenza di Guidubaldo Benamati ad Angelico Aprosio (1629-1652), “Aprosiana”, Nuova Serie, anno X, 2002, pp. 49-50 (lettera XVII) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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