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Mittente |
Tasso Torquato |
Destinatario |
Cataneo Maurizio |
Data |
6/7/1582 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Ferrara |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Altrettanta contentezza mi ha portato la lettera |
Contenuto e note |
Torquato Tasso si rallegra de “l’affezione” che Maurizio Cataneo dimostra con la sua lettera del 30 giugno [1582]; tuttavia, dalla stessa deduce che egli non sia ben informato del suo “stato”, e che il conte Ottavio Tassoni non gliene abbia dato avviso. Comunica che gli darà notizie della sua condizione in occasione del suo viaggio per Roma, che, come egli scrive, è imminente; nel frattempo, il Cataneo potrà fare riferimento a Giulio Mosti, e spedire tramite lui le sue lettere. Sostiene di essere “certissimo” dei buoni propositi del cardinale Albano [Giovan Gerolamo Albani], che intende compiere “ogni officio” per la sua liberazione; e aggiunge che comporrà “l’altro sonetto” per “Sua Signoria” [il cardinale] e che mostrerà anche al Cataneo “la stima” che gli porta. Infine, lo informa della possibilità di “andar a risanare” a Bergamo, qualora “sua Divina Maestà” [il duca di Ferrara Alfonso II d’Este] ne dia licenza; saluta l’abate [Giambattista Albani] e gli altri “gentiluomini di casa” [Albani]. |
Fonte o bibliografia |
Bergamo, Civica Biblioteca 'Angelo Mai', Ms. MAB 34, c. 488 r. Le lettere di Torquato Tasso, a cura di C. Guasti, Firenze, Le Monnier, 1852-55, num. 210, II, pp. 201-202. |
Compilatore |
Liguori Marianna |
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